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L029030
Musica pop e testi in Italia dal 1960 a oggi, 2015 a cura di Andrea Ciccarelli - Mary Migliozzi - Marianna Orsi Il Portico n. 165 pp. 160, ISBN 978-88-8063-787-5 € 20.00 E' possibile scaricare questo volume in versione PDF, a pagamento, tramite Casalini Libri Digital Division Andrea Ciccarelli, Introduzione - Alessandro Carrera, ‘If all the Heavens were Parchment...’ Setting to Music a Letter from the Shoah - Paolo Somigli, L’arrangiamento come produttore di senso. Due esempi e una riflessione in prospettiva didattica - Gian Mauro Frongia, Dal vangelo secondo De André: esegesi apocrifa de La Buona Novella - Daniel Rogers, Canzoni da ascoltare: Battisti/Mogol and the Aesthetic of the American Hipster - Sebastiano Ferrari, Il giorno aveva cinque teste di Roberto Roversi e Lucio Dalla: poesia, sperimentalismo e impegno nella canzone popular italiana - Mary Migliozzi, La sposa in bianco, il maschio forte: Masculinity in the lyrics of Rino Gaetano - Nicholas Albanese, Le voci del mare: il nostos antropologico di Crêuza de mä - Cathy Ann Elias, Claudio Baglioni, the Apollo of Musica leggera - Francesco Ciabattoni, A Collage of Literary Subtexts in Claudio Baglioni’s La vita è adesso - Andrea Cannas, Il funerale di Utopia come segno dell’apocalisse. La Domenica delle salme di Fabrizio De André - Marianna Orsi, ‘Non so se sono stato mai un poeta e non mi importa niente di saperlo’. Cantautori e poeti secondo i cantautori |
In Italia, forse più che in altri paesi europei, la canzone d’autore ha indicato, anticipato e accompagnato temi e proposte che poi sono diventate una conquista sociale, di costume e culturale. In diversi casi, la lezione affidata alla musica anticipa o salta le generazioni, non invecchia e, anzi, si ripresenta prepotentemente a distanza di anni.
In questo libro proponiamo una serie di saggi sulla canzone d’autore italiana senza alcuna pretesa di essere esaustivi per quanto riguarda i nomi e i temi toccati. Questa, quindi, non è un’antologia che vuole dare un panorama complessivo, ma un libro curato con l’intento di offrire un discorso critico sulla vitalità intellettuale e artistica di parte della musica pop italiana.
In un mondo post-industriale e post-ideologico, le conquiste sociali e di costume, anche grazie ai tanti gadget mediatici, sembrano aver ceduto il passo ad un acclamato e agognato benessere che pare poter spazzar via ogni nube scura dal cielo. Eppure, si continuano a cercare molte delle stesse risposte affidate all’ironia e alla sincerità della musica e dei testi qui studiati. Ma si sa, come ha cantato uno dei più talentuosi e sfortunati cantautori di quegli anni, in ogni epoca, c’è sempre qualcuno che ci ricorda che il “cielo è sempre più blu”.