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L029034 ESAURITO L'artefice aggiunto Riflessioni sulla traduzione in Italia: 1900-1975, 2015 a cura di Angela Albanese - Franco Nasi Il Portico n. 169 pp. 356, ISBN 978-88-8063-812-4 € 24.00 E' possibile scaricare questo volume in versione PDF, a pagamento, tramite Casalini Libri Digital Division Introduzione di Franco Nasi - Remigio Sabbadini, Del tradurre i classici antichi in Italia - Benedetto Croce, Traduzione come approssimazione - Luigi Pirandello, Illustratori, attori e traduttori - Ettore Romagnoli, La diffusione della cultura classica - Giovanni Gentile, Traduzione come vita dell’opera d’arte - Piero Gobetti, Il libro per tutti: una collana di traduzioni - Mario Praz, Ragione estetica della traduzione in versi - Alfredo Polledro, Il Genio Russo: un progetto editoriale - Emilio Cecchi, Naturalizzazione e assorbimento - Giuseppe A. Borgese, Biblioteca romantica: capolavori stranieri in veste italiana - Ettore Fabietti, Che cosa si traduce e come si traduce - Nazareno Padellaro, Traduzioni e riduzioni di libri per fanciulli - Salvatore Quasimodo, Approssimazione poetica - Luciano Anceschi, Poetiche e traduzioni - Gianfranco Contini, Un atto culturale di poetica - Beniamino Dal Fabbro, Tradurre come forma d’arte riflessa - Sergio Solmi, Del tradurre i versi - Franco Fortini, Per non vivere in mezzo a lapidi indecifrabili - Vincenzo Errante, Traduzione come opera di critica in atto - Luigi Pareyson, Formatività e interpretazione - Emilio Betti, L’interpretazione riproduttiva - Diego Valeri, Ri-poesia o trans-poesia - Roberto Fertonani, Traduzione come creazione linguistica - Benvenuto Terracini, Da una forma culturale a un’altra - Manara Valgimigli, Del tradurre da poesia antica - Francesco Flora, Unità delle lingue e traduzioni - Renato Poggioli, L’artefice aggiunto - Ervino Pocar, Rispetto di quel povero artiere che è il traduttore - Galvano Della Volpe, La chiave semantica della poesia - Pier Paolo Pasolini , Tradurre il teatro - Luciano Bianciardi, Una fatica fisica e psicologica da sterratore - Mario Fubini, Traduzione come elemento vivo di una tradizione - Natalia Ginzburg, Come ho tradotto Proust - Gabriele Baldini, Shakespeare, Opere complete: criteri di una traduzione - Italo Calvino, Critica della traduzione e faccende di cucina editoriale - Raffaele Simone, Teoria della traduzione e semantica differenziale - Emilio Mattioli, La nuova fenomenologia critica e il problema del tradurre - Carlo Izzo, Responsabilità del traduttore ovvero esercizio d’umiltà - Giacomo Devoto, Forma poetica e cultura - Gianfranco Folena, Tradizione della traduzione - Elio Chinol, Ritmo e oscurità: traducendo Shakespeare - Fernanda Pivano, Fedeltà al tono e felicità del tradurre |
I Translation Studies, nati come disciplina accademica negli anni Settanta, hanno richiamato l’attenzione su un’attività umana spesso trascurata eppure tra le più complesse, importanti e decisive per il dialogo fra civiltà, la comprensione dell’altro e la conoscenza di sé. Questi studi hanno di frequente colpevolmente dimenticato l’apporto fondamentale dato alla teoria della traduzione dalla cultura italiana nel Novecento, con filosofi, linguisti, critici, filologi, storici della lingua, poeti, traduttori professionisti, traduttori-scrittori, editori. Il volume intende colmare questa lacuna proponendo alcune delle voci più rilevanti che hanno riflettuto sulla traduzione letteraria in Italia tra il 1900 e il 1975. Accanto a pagine intense ed esemplari di filosofi (Croce, Gentile, Pareyson, Betti, Della Volpe, Anceschi, Mattioli), si potranno leggere quelle altrettanto ricche e stilisticamente accattivanti di critici (Praz, Cecchi, Contini, Fortini, Poggioli), linguisti (Terracini, Devoto, Simone), filologi (Sabbadini, Folena), storici della letteratura (Flora, Fubini), poeti-traduttori (Quasimodo, Solmi, Dal Fabbro, Valeri), traduttori-traduttori (Fertonani, Pocar), scrittori (Pirandello, Bianciardi, Calvino, Ginzburg), ma anche intellettuali che si sono occupati in particolare della ricezione dei testi stranieri e di problemi di editoria (Gobetti, Borgese, Fabietti, Polledro, Padellaro), di versioni teatrali (Chinol, Pasolini), di lingue classiche (Romagnoli, Valgimigli) e di letterature moderne (Errante, Izzo, Baldini, Pivano). L’artefice aggiunto offre un sistematico caleidoscopio di considerazioni sul tradurre che mostra la ricchezza e la specificità del contributo italiano alla traduttologia e la singolarità di una riflessione attraverso la quale si può leggere in filigrana la storia dinamica e vivace di una cultura e di una tradizione letteraria.