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L200035
Baioni, Massimo Rituali in provincia Commemorazioni e feste civili a Ravenna (1861-1975) Con un saggio di Massimo Tiezzi, 2010 Contemporanea n. 35 pp. 376, 20 ill. bn, ISBN 978-88-8063-652-6 € 25.00 E' possibile scaricare questo volume in versione PDF, a pagamento, tramite Casalini Libri Digital Division 1. L’eredità del Risorgimento (1861-1915). Feste civili, commemorazioni, conflitti di memorie. 2. Guerra e dopoguerra (1915-1924). 3. Rituali fascisti. La sacralizzazione politica della festa (1925-1945). 4. L’Italia repubblicana. I nuovi spazi della ritualità politica (1945-1975) di Massimo Tiezzi |
Festa dello Statuto e 20 settembre; 9 febbraio e 10 marzo; Primo maggio e 15 maggio; 24 maggio, 4 novembre, 28 ottobre; e ancora, 25 aprile e 2 giugno. Sono giornate-simbolo - alcune ormai pressoché dimenticate, altre al centro ancora di un dibattito controverso -, che in questo libro sono studiate nella varietà di significati e di implicazioni che hanno avuto in oltre un secolo di storia ravennate. Attraverso una folta documentazione, la ricerca esplora il ricchissimo e vivace universo di feste e commemorazioni civili, che hanno segnato le culture politiche cittadine e il loro rapporto con gli eventi fondativi della memoria pubblica nazionale e locale.
Nel lungo periodo della storia unitaria, quello compreso tra la proclamazione del regno d’Italia e i primi decenni della democrazia repubblicana, anche a Ravenna la legittimazione e la “messa in scena” della politica sono state sottoposte a forti cambiamenti. L’evoluzione del sistema politico nazionale e dei suoi riferimenti simbolici, la pressione di grandi eventi esterni (le guerre), le dinamiche sociali e culturali connesse alla modernità, lo sviluppo di nuovi mezzi di comunicazione: tutto ciò ha richiesto un continuo adeguamento della tipologia e dei linguaggi dei rituali alle numerose trasformazioni in corso. Tra le manifestazioni del mito risorgimentale di fine Ottocento, le parate imperiali di epoca fascista e le celebrazioni della Resistenza negli anni dell’Italia repubblicana gli scarti sono evidenti. Al tempo stesso il libro evidenzia i robusti elementi di continuità, verifica sul campo la persistenza e l’adattamento di modelli collaudati in tema di interpretazione della storia e di sua rappresentazione nello spazio pubblico. Si tratta dunque di un osservatorio che, evidenziando alcune componenti basilari dell’alfabeto politico locale, permette di cogliere anche le radici storiche del marcato protagonismo associativo, vero tratto qualificante dell’identità cittadina e del suo territorio.