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Camozzi Pistoja, Ambrogio La materia di Dante, 2024 Memoria del Tempo n. 91 pp. 296, ISBN 978-88-9350-154-5 € 24.00 |
La materia, pura potentia, pura capacità di essere, da sempre si sottrae ai tentativi di presa del pensiero e del laboratorio umani. Dalle spiagge di Ningbo ai deserti di Los Alamos, ne abbiamo cambiato il nome, non l’essenza. È il caos di Esiodo, tehom di Genesi (1,2), chōra in Platone, prote hyle in Aristotele, poi silva dell’ilemorfismo latino, lapis alchemico, neutrino sterile. La materia prima, silva oscura, perfettamente informe è la chiave d’accesso a un potere senza misure, il potere che deriva dalla possibilità di intervenire direttamente sulla stoffa del mondo fisico e, secondo alcuni, correggerne la disposizione, ottenendo così tutto ciò che si voglia: l’oro, l’eterna giovinezza, la guarigione, l’energia perenne, un nuovo o un meta-universo, la più grande opera poetica di tutti i tempi.