L001140
Candido, Igor Boccaccio umanista Studi su Boccaccio e Apuleio, 2014 Memoria del Tempo n. 40 pp. 176, ISBN 978-88-8063-775-2 € 20.00 E' possibile scaricare questo volume in versione PDF, a pagamento, tramite Casalini Libri Digital Division |
II volume mette in luce i debiti letterari e filosofici di Boccaccio verso Apuleio di Madaura, uno dei più influenti autori latini dell’età argentea e tra i più cari al Certaldese sin dagli anni della sua formazione napoletana. L’analisi filologica e paleografica dei principali manoscritti della tradizione apuleiana, copiati, annotati o consultati da Boccaccio, si affianca al raffronto intertestuale condotto su tutto il corpus delle sue opere e gli esiti della ricerca mostrano, da prospettive differenti, come la cultura classica e l’atteggiamento intellettuale dell’autore fossero quelli di un vero umanista.
Modello di arte narrativa e di inesausta sperimentazione linguistica, filosofo autorevole, Apuleio stimola Boccaccio al dialogo con i classici (Platone, Aristotele, Virgilio, Ovidio, Seneca) e con i moderni (Cavalcanti, Dante, Petrarca). Al centro dell’indagine è l’influenza della favola di Amore e Psiche, uno dei miti fondanti dell’immaginario poetico boccacciano dal Teseida alle Genealogie. La favola è indicata per la prima volta come fonte della novella di Griselda (Dec. X, 10), il cui disegno inventivo, unico nella letteratura trecentesca, è dettato dall’imitazione del racconto apuleiano. Nelle Genealogie, invece, l’allegoria della favola invita alla lettura del modello in prospettiva teologica e filosofica.
Per Boccaccio, come per tanti intellettuali medievali che non leggevano il greco, Apuleio rappresentava il tramite privilegiato per la conoscenza della dottrina platonica: la scoperta del platonismo di Boccaccio, mediato da Apuleio, costituisce un ulteriore motivo di interesse del volume.