L202102
Fabbian, Chiara Naso d'autore L'odorato nella cultura e nella storia letteraria italiana, 2012 L’Interprete n. 102 pp. 214, ISBN 978-88-8063-697-7 € 20.00 E' possibile scaricare questo volume in versione PDF, a pagamento, tramite Casalini Libri Digital Division |
Come interagiscono i segni e i significati letterari con i codici antropologici, politici e culturali dell’odorato? Qual è il legame tra le rappresentazioni letterarie dell’olfatto e degli odori e la percezione della società e dell’Altro a livello politico, razziale e sessuale? Naso d’autore delinea il codice igienico e morale di un’intera cultura, dal ’700 ai giorni nostri, seguendo le tracce olfattive nell’opera di alcuni autori esemplari.
La miscela di aromi, macabri fetori e puzze cittadine nell’opera di Parini rivela così un nuovo modo di percepire i termini di un antico dibattito sul corretto uso dei sensi. Gli odori che circondano il mondo femminile, in Matilde Serao, suggeriscono una visione disincantata e problematica della condizione della donna, mentre modernità e antiche tradizioni misogine sul lezzo femminile danno voce, in D’Annunzio, a ossessioni personali e collettive. Primo Levi testimonia dolorosamente la relazione tra il concetto di purezza e il genocidio ebraico, e alcuni testi della recente letteratura della migrazione illustrano il rapporto tra ‘sporco’ e ‘sistema.’ In un mondo che, dimenticando la materia, rischia di dimenticare lo spirito, il ‘naso ribelle’ di Pasolini e le meditazioni di Manganelli, con una sensibilità già postmoderna, rivendicano la forza ancestrale dell’impurezza.