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Montanari, Giovanni Ravenna patrimonio dell'umanità Globalizzazione e storia culturale, 2006 Le Tessere n. 11 pp. 208, 16 ill. col., ISBN 9788880635239 € 20.00 |
Mausoleo di Galla Placidia, Battistero Neoniano, Basilica di Sant’Apollinare Nuovo, San Vitale, Basilica di Sant’Apollinare in Classe, Battistero degli Ariani, Mausoleo di Teoderico. Questi gli otto monumenti ravennati proclamati dall’Unesco «Patrimonio dell’Umanità», ossia testimonianza concreta e durevole di particolare valore culturale e morale che Ravenna custodisce per il mondo.
Questo “mandato” che viene affidato alla città è segno di altissima distinzione ma anche impegno a riflettere sui valori e le responsabilità che questa investitura comportano. Infatti il lascito straordinario del passato, trasmessoci nella matericità di queste opere d’arte, costituisce un patrimonio di Beni Culturali, un “capitale”, che è nostro dovere tramandare all’umanità tutta, non solo come espressione artistica inimitabile ma anche come messaggio di pace.
Ma dietro ai monumenti vi sono i committenti, ancor più incardinati nella storia e nella memoria della nostra cultura, che, dalle cancellerie imperiali, episcopali e regie, promossero nel corso dei secoli queste opere di valore inestimabile. Ed ecco perché, per comprendere pienamente il tessuto culturale e storico di questa città Capitale, oltre all’illustrazione analitica dei monumenti ravennati, il lettore troverà una serie di profili biografici dei grandi attori che queste opere pensarono e realizzarono: Galla Placidia, Teoderico, Giustiniano e Teodora, l’Arcivescovo Massimiano. E quelli di altri protagonisti assoluti del patrimonio culturale della città alla quale sono indissolubilmente legati: Boezio, Cassiodoro, San Romualdo, Dante e molti altri.
Riandare ai luoghi e alle figure della memoria non è solo un viaggio straordinario nel passato di una città “straordinaria” come Ravenna ma affermazione del valore universale di umanità che essa è chiamata ad esprimere.