I rapporti tra Veneto e Confederazione Elvetica furono intensi nei secoli della Serenissima Repubblica di San Marco. Lo documentano i cento volumi nell’Archivio del Dipartimento degli Interni a Berna. Ma quella degli emigranti è storia recente. Avviata negli ultimi decenni dell’Ottocento, con i grandi lavori ferroviari e i trafori alpini, crescerà a grandi numeri nel secondo dopoguerra, quando migliaia di donne e uomini di ogni provincia veneta troveranno lavoro in Svizzera. Nella loro memoria restano le sofferenze dell’emarginazione e le fatiche dell’integrazione, ma anche la fioritura dell’associazionismo, e l’orgoglio attuale dei figli italosvizzeri. Molti, rientrati in Patria con l’esperienza di lavoro e il piccolo capitale accumulato, parteciperanno da protagonisti allo straordinario sviluppo industriale della regione.