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Vittonatto, Giorgia Il Capanno di Garibaldi Culto del Risorgimento, memoria locale e cultura politica a Ravenna, 2005 introduzione di Roberto Balzani Storia pp. 160, 45 ill. bn, ISBN 88-8063-487-9 € 14.00 E' possibile scaricare questo volume in versione PDF, a pagamento, tramite Casalini Libri Digital Division |
Il Capanno in cui Giuseppe Garibaldi si rifugiò, nei pressi di Ravenna, durante la tragica ritirata, seguita alla caduta della Repubblica Romana del 1849, non è solo un luogo della memoria. Custodito dai democratici del luogo fin dai primi anni Sessanta dell’Ottocento, e poi consegnato ad una società di cittadini che esiste tuttora, il Capanno è anche la testimonianza pressoché unica di un culto patriottico vissuto a livello popolare, senza mediazioni istituzionali e senza eccessivi irrigidimenti retorici. Nel Capanno, i repubblicani e i mazziniani di Ravenna si ritrovavano per ricordare la vicenda straordinaria della Trafila garibaldina, per celebrare, nel giorno di S. Giuseppe, i loro eroi, infine per alimentare una schietta socialità attraverso “merende”, frugali refezioni, “banchetti”. La dimensione celebrativa, resa più solenne all’indomani della morte del Generale, il 2 giugno 1882, si fondeva (e si fonde tuttora) con quella relazionale e interpersonale, saldando generazioni, famiglie e militanti in un blocco di sentimenti e di valori che ha attraversato i secoli. E che si presenta, ancora ai nostri giorni, come un’eredità fra le più fresche, originali e vitali della tradizione risorgimentale.