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Contemporanea

click per ingrandire L200029 aggiungi al carrello
Ettore Bocchini e i contrassegni del tempo, 2005
a cura di Gianni Cerioli
Contemporanea n. 29
pp. 160, 84 ill. col. e bn, ISBN 88-8063-489-5    € 25.00

Testi di Gianni Cerioli, Pino Morgagni, Pier Giorgio Pasini, Lucio Scardino

Questo è il primo studio monografico su di un artista ravennate non sufficientemente conosciuto per la sua qualità pittorica. Ettore Bocchini nasce a Cesena nel 1899, ma è a Ravenna che decide di lavorare e vivere per tutta la vita. Partecipa giovanissimo alla prima guerra mondiale. Solo al termine può iscriversi all’Accademia di Belle Arti di Bologna e successivamente a quella di Ravenna dove la famiglia si è trasferita. Si abilita all’insegnamento del Disegno e comincia ad insegnare nelle scuole secondarie della Romagna. Parallela alla sua attività didattica sviluppa quella artistica. È soprattutto un pittore di paesaggi riconosciuto a livello nazionale ed internazionale. Partecipa, infatti, alle Quadriennali d’Arte di Roma e alle Biennali di Venezia. Sempre attraverso la Biennale prende parte alla Mostra del paesaggio italiano che si svolge in Polonia e nei paesi baltici. Dagli inizi degli anni Trenta collabora alle riviste «Rubicone» e «Romagna Giovane». I suoi contributi critici sono molto precisi e puntuali nell’indirizzare il pubblico dei lettori. Come fiduciario del Sindacato fascista belle arti organizza con grande successo mostre provinciali ed interprovinciali. Direttore dell’Accademia di Ravenna dal 1938 al 1944, insegna successivaamente Figura al Liceo artistico. Agli inizi degli anni Quaranta interrompe per un biennio la sua attivita di pittura per riprenderla nel 1942 e continuarla sino alla morte avvenuta nel 1970. Attento osservatore della realtà fisica ed antropica circostante, coglie le trasformazioni che la costa romagnola e l’entroterra conoscono in momenti cruciali della loro storia. Bocchini si rivela un pittore ricettivo alle sollecitazioni artistiche dei diversi periodi che ha attraversato, ma capace di riformularle in maniera originale e del tutto personale.