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L016133
Martini, Luigi Rodolfo Salvagiani Cooperatore 1897-1979, 2018 Storia pp. 208, ill. bn, ISBN 978-88-9350-007-4 € 15.00 E' possibile scaricare questo volume in versione PDF, a pagamento, tramite Casalini Libri Digital Division |
Rodolfo Salvagiani è cooperatore fin dalle origini del suo impegno politico iniziato nel primo quindicennio del Novecento a Mezzano, suo paese di nascita.
Rodolfo viene assunto dalla Cooperativa Agricola Braccianti del paese nel 1920; per tutta la vita manterrà come baricentro dei suoi ideali e del suo lavoro la cooperazione e il ruolo autonomo che esercita nella società. Continuerà ad essere cooperatore lungo il ventennio fascista – a Mezzano, poi a Piangipane – mantenendo indipendenza di pensiero. Parteciperà alla lotta di liberazione e diventerà punto di riferimento della Federazione delle Cooperative di Ravenna negli anni della sua ricostruzione e del ripristino delle originarie funzioni decimate dal fascismo. Sono gli anni complessi di costruzione di una nuova democrazia, e anche di riflessione interna al suo partito nella definizione di un’aggiornata e contrastata visione del ruolo della cooperazione. Ancora una volta, Salvagiani si confermerà portatore di un pensiero unitario.
Diventato direttore generale della Federazione delle Cooperative, negli anni della presidenza di Bindo Giacomo Caletti e successivamente, ne difenderà il ruolo strategico e l’autonomia. Sarà eletto Senatore della Repubblica, ma con l’obiettivo di tornare a dirigere la cooperazione, appena onorato il mandato ricevuto dagli elettori.
Questo studio fornisce un ritratto, in gran parte inedito, di una personalità forte che ha fatto dell’indipendenza di giudizio il suo punto di riferimento costante, e della cooperazione un pilastro dello sviluppo economico e sociale.